La Basilica di Sant’Aurea, Ostia Antica

Il martirio di Sant'Aurea, Andrea Sacchi
Il martirio di Sant'Aurea, Andrea Sacchi, XVII sec.

La chiesa di Sant’Aurea nel borgo di Ostia Antica

Più fonti sono concordi nel sostenere che l’attuale edificio sorga sul sito della basilica paleocristiana fatta abbattere da Giuliano della Rovere per la sua ricostruzione in contemporanea con la rocca, quindi nel 1485. Fu una decisione coraggiosa, presa nonostante i freschi restauri promossi dal cardinale d’Estouteville in occasione del giubileo del 1475.

Basilica di  Sant'Aurea, Ostia Antica
Basilica di Sant’Aurea, Ostia Antica [Foto (modificata): Stefano Lesti | (CC BY-NC 4.0)]

Di grande originalità per il contesto architettonico, è il richiamo stilistico della cattedrale all’antichità classica e alle sue espressioni trionfanti. Ciò nonostante la chiesa si presenta come una costruzione semplice, dai volumi ben distribuiti e ben ordinati. Il rosso dei mattoni contrasta volutamente con il candore del travertino usato per le paraste, decorate alla base con armi e oggetti legati alla guerra e al mondo eroico che vanno interpretati come simboli del trionfo del cristianesimo sul paganesimo.

L’interno ha una sola navata e il soffitto a travature in legno decorate con gigli. A sinistra dell’altare è posta una colonnina in marmo, datata al V secolo, riutilizzata come base per il cero pasquale; sul fusto reca inciso il monogramma SAUR, a testimoniare la probabile presenza in questo spazio della primitiva chiesa dedicata alla memoria della martire Aurea.

Il martirio di Sant'Aurea, Andrea Sacchi
Andrea Sacchi, Il martirio di Sant’Aurea (dettaglio), XVII sec., Basilica di Sant’Aurea, Ostia Antica

L’abside ha un altare maggiore intarsiato del 1700 sovrastato dalla tela del pittore Andrea Sacchi posta in un’ appropriata cornice marmorea ovale e realizzata nella stessa epoca, raffigurante l’apoteosi della vergine e martire Aurea. Nella piccola cappella a destra si conserva un frammento originale dell’epitaffio in versi composto nel 408 d.C. dal console Anicio Auchenio Basso e fatto porre sulla tomba di Santa Monica madre di Sant’Agostino. Il corpo della santa fu trovato in quest’area nel 1420 e fatto traslare a Roma nella chiesa di Sant’Agostino nel 1425.

Testo: Stefano Lesti per ia-ostiaantica.org

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