Ostia, il Tevere e i primi insediamenti umani

Il Tevere a Ostia Antica
[Foto: Federica Sequi | Some rights reserved]

Il Mar Mediterraneo, la culla delle prime civiltà e della nascita delle maggiori religioni politeiste per secoli fu dominato dagli esperti navigatori fenici e greci che lo utilizzavano come principale via per i commerci. Almeno fino alla fondazione di Roma.

Morfologia del territorio e sviluppo nei secoli

Il Tevere a Ostia Antica
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In età protostorica, (XI-VIII sec. a.C.), la linea di costa era notevolmente arretrata rispetto ad oggi e alle spalle delle dune costiere esistevano ampi stagni nei quali il fiume Tevere scorreva e tracimava in modo irregolare. Col trascorrere del tempo l’enorme massa di materiale limaccioso portato a mare dal fiume sacro ne regolarizzò la foce ad estuario, (oggi corrispondente a Fiumara Grande) e colmò in parte gli stagni che, ridotti sostanzialmente a due bacini, si riconoscono facilmente osservando la cartografia storica: quello a Nord del Tevere si trovava nell’area della bonifica di Maccarese (oggi parzialmente occupata dall’aeroporto di Fiumicino), quello a Sud corrisponde alle bassure della Longarina, ad Est di Ostia Antica, e si estendeva fino al Canale dello Stagno, che già in antico lo collegava al mare. Fino alla bonifica dei ravennati iniziata nel 1884 i due grandi stagni non vennero mai del tutto prosciugati perché furono utilizzati per la produzione del sale.

Fu infatti proprio la preziosità del sale, prima forma di moneta e mezzo di scambio, a costituire il principale motivo di interesse per l’espansione umana verso un territorio ostile, paludoso e malsano.

Il Tevere

Il fiume sacro a Romolo e agli antichi è testimone silenzioso dei secoli d’oro ma anche di quelli bui di Roma. Il litorale romano è strettamente legato alla presenza del Tevere che in ogni epoca è stato la più ampia e comoda via di comunicazione tra il mare le paludi costiere e l’entroterra. Il fiume sacro agli antichi ha impresso con la sua poderosa forza naturale modificazioni del terreno che hanno di volta in volta influito sull’evoluzione degli insediamenti umani tanto da stabilire lo sviluppo e il successivo declino dell’antica Ostia, abbandonata a seguito delle invasioni barbariche dei Goti di re Alarico, quinto secolo dopo Cristo, e soprattutto quando il fiume a causa delle correnti fluviali mutate non fu più navigabile né più utile per i commerci. Abbandono progressivo e costante che spostò la centralità di Ostia più a Nord, a Fiumicino, presso l’attuale città archeologica di Portus, collegata direttamente al porto di Traiano dalla via Severiana.

Il Tevere ha fatto da trampolino di lancio per l’espansione dell’impero verso il Mediterraneo ma è stato anche via d’accesso delle invasioni saracene e spagnole. Nel corso dell’ultimo secolo sono stati numerosi gli interventi di depurazione degli scarichi urbani e le acque del fiume si sono ripopolate negli ultimi decenni di grandi varietà di pesci come alborelle, carpe, anguille ma anche spigole e cefali che dal mare risalgono il fiume per deporre le uova. Anche la avifauna è tornata sulle sponde e tra la vegetazione si possono osservare l’airone cinerino, la garzetta, il cavaliere d’Italia, il beccaccino e non è raro il martin pescatore. Durante i periodi migratori (autunno- inverno) sono presenti anche gru, cicogne, cormorani e oche selvatiche.

Tevere Ostia
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Attualmente la foce del Tevere si divide in due rami, quello naturale di Fiumara Grande e quello artificiale del porto-canale di Fiumicino, originato dalla Fossa Traianea. Sulle sponde sorgono cantieri nautici e rimessaggi che ospitano circa tremila imbarcazioni da diporto, insieme a capannoni, ristoranti e casette in legno per la pesca con la bilancia che danno a Fiumara grande un aspetto originale e suggestivo.

Agli amanti della natura si suggerisce un’escursione a piedi o una gita in bicicletta, lungo le sponde nel tratto di Ostia Antica (via Capo due Rami) o sull’argine nei pressi di Porto, lungo la via Portuense. E’ attualmente in via di ridefinizione un servizio di visite guidate a bordo di barconi. Sulle imbarcazioni si può circumnavigare l”Isola Sacra potendo osservare nell’ordine: il borgo di Porto, il campanile di Sant’Ippolito, il ponte della Scafa, Tor Boacciana, l’isola di Boacciana, il Porto Romano.

Stefano Lesti Stefano Lesti
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