“La vita quotidiana a Ostia” di Carlo Pavolini

9788842048176Carlo Pavolini

La vita quotidiana a Ostia

Roma-Bari: Laterza, 2010 (1986)
ISBN: 9788842048176

(Recensione di C. Donzelli per l’edizione del 1986)

Ostia, la prima colonia di Roma secondo le fonti, è stata scelta in questa sede con il duplice scopo di chiarire, attraverso la documentazione archeologica, quegli aspetti del quotidiano in comune con tutti i centri romani dell’Italia imperiale, ma nel contempo specifici di una realtà economicamente rilevante quale scalo portuale dell’urbe. Ciò che emerge dagli scavi della città, a differenza degli esempi vesuviani bloccati nella loro immagine di un preciso istante storico, è un vissuto continuo con una preziosa accumulazione di strati che, per nella loro difficile lettura, ci aiutano a comprendere lunghi processi di sviluppo, crisi ed abbandono. È stato privilegiato il periodo imperiale non per volontà preconcetta, ma per un’oggettiva maggiore completezza dei dati materiali più recenti nella sovrapposizione stratigrafica. Ne risulta un panorama ricchissimo d’informazioni che riguardano l’intera società di questo medio complesso abitativo, analizzata in ogni sua sfaccettatura secondo criteri di massima leggibilità e rigore scientifico. Basta scorgere l’accurata compilazione dell’indice analitico e della bibliografia per rendersi conto di come il libro prenda le distanze dagli esempi in commercio, purtroppo numerosi, di una facile editoria che ha spesso trattato gli aspetti della vita quotidiana nell’antichità con eccessiva approssimazione.

Con un taglio differente rispetto all’insegnamento di Jérome Carcopino (“La vie quotidienne à Rome à l’apogée de l’Empire”, Paris 1939) dopo la pubblicazione scientifica dei risultati di scavo nella monumentale opera in sette volumi (AA. VV, “Scavi di Ostia”, Roma 1953-1973) e nelle varie riviste specialistiche, l’iniziativa di Carlo Pavolini viene a colmare lo spazio di un’edizione più agile, come occasione per fare il punto di una ricerca lunga e complessa, che ha visto protagonisti ricercatori di diversa formazione. L’analisi si articola nei primi due capitoli in un’indagine storica che individua nell’età di Domiziano il momento cruciale di una rivoluzione urbanistica legata all’ampliamento del porto, iniziato già in epoca claudia, ma conclusosi solo sotto il regno di Traiano. Gran parte dell’attenzione dell’autore si concentra nelle vicende economiche e sociali dedotte, per precisa scelta, esclusivamente dall’elaborazione dei dati archeologici. Le cariche istituzionali, invariate per oltre tre secoli sono indagate con puntualità, anche nelle relazioni tra gruppi dirigenti e subalterni.

Alla produzione ed alle attività commerciali nuclei trainanti dell’economia municipale, è ovviamente dedicata la parte centrale più copiosa del volume, che non trascura di evidenziare i risvolti organizzativi delle associazioni corporative. Persino nella vita religiosa l’importanza del culto imperiale, accanto agli altri tradizionali orientali e collegiali, non fa che confermare i profondi legami esistenti con il centro del potere. Il problema edilizio, con riferimento alla caratteristica tipologia dell’insula ostiense, introduce al quotidiano: i quartieri i servizi gli spettacoli le abitazioni gli oggetti.

Dopo un cenno alle pratiche funerarie, il capitolo intitolato al declino ed all’abbandono di Ostia in età tardoantica chiude logicamente questo affascinante itinerario all’interno di una realtà descritta sempre con estrema attenzione e vivacità.

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