Apollodoro di Damasco

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Apollodoro di Damasco, l’architetto che progettò il Porto di Traiano

Nonostante il nome greco, Apollodoro di Damasco (50/60–130 d.C.), celebre architetto e scrittore romano, aveva origini nabatee. Fu tra i favoriti dell’imperatore Traiano ed è ritenuto l’architetto dell’ultimo rifacimento del Pantheon. Il Foro di Traiano è probabilmente la sua opera più celebre ed ambiziosa. Lo sviluppo demografico di Roma, che con ogni probabilità raggiunse il suo punto più alto in quegli anni, o subito dopo, imponeva un complesso monumentale più ampio e rappresentativo dei precedenti.

Tra le opere principali il Foro di Traiano, la celebre Colonna di Traiano, i Mercati di Traiano, il Pantheon adrianeo, il porto di Traiano a Fiumicino, l’Arco di Traiano ad Ancona, l’Arco di Traiano a Benevento, il Ponte di Traiano sul Danubio realizzato durante la conquista della Dacia, la Romania attuale.

Ponte di Traiano, ricostruzione di E. Duperrex, 1907[Foto: U. Rapsak | Some rights reserved]
Il ponte di Traiano sul Danubio, ricostruzione di E. Duperrex, 1907 [Foto: U. Rapsak | Some rights reserved]

In seguito all’ascesa di Adriano, Apollodoro, come raccontato da Cassio Dione, cadde in disgrazia per aver offeso il nuovo imperatore fin da tempo prima che lo diventasse, deridendone le opinioni architettoniche e in più dicendogli esplicitamente: “Tu non capisci niente di queste cose”; ma anche in seguito, trovando difetti sia sulla progettazione del Tempio di Venere e Roma, cui lo stesso imperatore aveva messo mano, sia polemizzando riguardo le statue delle dee in esso contenute, a suo modo di concepire arte e spazi troppo grandi rispetto alle celle in cui erano situate: “Se volessero alzarsi (dai troni) e andarsene, sarebbero impossibilitate a farlo”.

Adriano divenuto appena imperatore lo esiliò e, dopo qualche tempo, lo fece uccidere. Apollodoro scrisse anche un trattato sulle macchine d’assedio per la guerra, che dedicò al suo grande amico e mecenate, Marco Ulpio Nerva Traiano, l'”Optimo Princeps”, il primo imperatore straniero della storia imperiale. Di origine in parte ispanica e in parte umbra sotto il suo regno Roma conobbe il massimo dell’espansione e della potenza economica e militare che il mondo aveva visto né vide mai più.

Busto di Apollodoro di Damasco, oggi esposto presso la gliptoteca (Monaco di Baviera) [Foto: G. P. Ma | Some rights reserved]
Busto di Apollodoro di Damasco, oggi esposto presso la gliptoteca (Monaco di Baviera)[Foto: G. P. Ma | Some rights reserved]

Autore: Stefano Lesti

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